Risarcimento ai parenti
Una recente sentenza della Cassazione afferma che, se la vittima ha un incidente che ne causa il decesso o subisce dei danni particolarmente gravi, i suoi familiari hanno diritto ad un risarcimento.
Cass sez. VI Civile – 3, ordinanza 11 febbraio – 5 maggio 2016, n. 9091
Quali sono i danni risarcibili
Il risarcimento corrisposto ai familiari deve essere una somma di danni patrimoniali e non patrimoniali.
In questo caso con danno patrimoniale si intende la perdita economica dei familiari in seguito alla morte o ai danni subiti dalla vittima.
I danni non patrimoniali invece riguardano le sofferenze emotive e il dolore intimo provato dai parenti. Questa sofferenza non deve necessariamente essere dimostrata con le prove ordinarie del processo, ma può anche essere presunta.
La prova del danno "morale" è, infatti, correttamente desunta dalle indubbie sofferenze patite dai parenti, sulla base dello stretto vincolo familiare, di coabitazione e di frequentazione, che essi avevano avuto, quando ancora la vittima era in vita.
Cass. n. 16018 del 2010; Cass. n. 10823 del 2007
La prova del danno "morale" è, infatti, correttamente desunta dalle indubbie sofferenze patite dai parenti, sulla base dello stretto vincolo familiare, di coabitazione e di frequentazione, che essi avevano avuto, quando ancora la vittima era in vita.
Cass. n. 16018 del 2010; Cass. n. 10823 del 2007
Inoltre, si presume che, gravi affezioni o preoccupanti patologie di un congiunto intensificano, piuttosto che diminuire, il legame emozionale con gli altri parenti.
Cass. n. 5282 del 2008
Questo risarcimento non ha nulla a che vedere con l’eventuale eredità del defunto che verrà poi calcolata a parte.
Chi ha diritto al risarcimento e come viene valutato
Hanno diritto a questo risarcimento:
In conclusione, il danno va quindi determinato caso per caso e deve essere valutato da professionisti competenti in grado di dare alla vittima e ai suoi familiari le giuste indicazioni.
- genitori
- figli
- coniuge o convivente
- fratelli
- nonni
- nipoti
- Rapporto di parentela: più stretto è il rapporto, più è alto il danno
- Età della vittima o del superstite: minore l’età, più è alto il danno
- Rapporto di convivenza: più costante è la frequentazione, più è alto il danno
- Nucleo familiare: minore è il numero dei familiari superstiti, maggiore è il danno patito
In conclusione, il danno va quindi determinato caso per caso e deve essere valutato da professionisti competenti in grado di dare alla vittima e ai suoi familiari le giuste indicazioni.